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870 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza

Roberta Sciamplicotti - Aleteia Team - pubblicato il 10/12/13

Nella Giornata Mondiale per i Diritti Umani, la Caritas chiede di considerare il cibo un diritto fondamentale870 milioni. Questa la cifra scandalosa delle persone a cui viene attualmente negato il diritto a un'alimentazione adeguata, anche se ben un terzo della produzione totale di cibo va perso o viene sprecato.

Il dato è stato reso noto dalla Caritas in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, il 10 dicembre. Per questo, l'organizzazione lancia una campagna globale per “porre fine allo scandalo della fame e assicurare il cibo per tutti”. La campagna di Caritas Internationalis, intitolata “Una sola famiglia umana – Cibo per tutti”, mira a porre fine alla fame entro il 2025.

In una dichiarazione in occasione della Giornata, Caritas Europa rende noto di aver esortato l'Unione Europea e i suoi Stati membri a considerare il cibo come un “diritto umano fondamentale”, “garantito a tutti e accessibile in ogni comunità e società”, e a implementare “un approccio olistico e coerente allo sviluppo di modo che tutti abbiano accesso a una quantità adeguata di cibo”. Un passo importante è il sostegno da offrire ai piccoli coltivatori, che sono “il vero motore dei mercati locali e gli attori più dinamici nei Paesi poveri”.

“La fame e la malnutrizione sono le manifestazioni più crudeli e concrete della povertà”, ha affermato Caritas Europa nella risoluzione adottata nella sua Conferenza regionale 2013. Per questo, incoraggia “un cambiamento di paradigma in cui la dignità umana e lo sviluppo umano integrale, entro limiti ambientali, permettano ai poveri e ai più svantaggiati ed emarginati di partecipare a società attente e di vivere in economie eque e sostenibili”.

Per la Caritas, confederazione di 164 organizzazioni a livello mondiale, “morire di fame in un mondo di prosperità è uno scandalo” che rende necessarie “profonde riforme e uno spostamento verso sistemi alimentari sostenibili” per poter nutrire 9,6 miliardi di persone per il 2050.

La campagna verrà lanciata in ogni Paese alle 12.00 ora locale, seguita da un'onda di preghiera che coprirà tutti i fusi orari in momenti diversi.

In una dichiarazione video per lanciare la campagna, anche papa Francesco ha denunciato “lo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame”. “Non possiamo girarci dall'altra parte e far finta che questo non esista – ha dichiarato –. Il cibo a disposizione del mondo basterebbe a sfamare tutti”.

Per questo, ha invitato “tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo” (Il Messaggero, 9 dicembre).

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