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Il battesimo dai genitori per i genitori

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Vinonuovo.it - pubblicato il 05/11/13
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Matteo e Roberta Lariccia sono gli autori del libro “Perché il battesimo” per accompagnare alla preparazione del sacramento

di Matteo e Roberta Lariccia

 

 

Matteo e Roberta Lariccia hanno appena pubblicato un libro (Perché il battesimo, Effatà, 2013) in cui si propongono, parlando da genitori a genitori, di accompagnare altri alla stessa gioia che li ha segnati: la preparazione al battesimo dei propri figli. Scrivono così: "Ci sentiamo di confermare, oggi, che di fronte al battesimo dei propri figli non conta il cammino di fede che si ha alle spalle, più o meno intenso, più o meno consapevole, più o meno ecclesiale: niente di tutto ciò, conta più di quanto i genitori in quel giorno siano disposti ad aprirsi all’incontro con il Dio dei viventi, che nel battesimo si presenta alla vita nascente del proprio figlio". Gli abbiamo chiesto di raccontarci e spiegare.

 

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La nascita di ogni figlio ha cambiato e sconvolto la nostra vita: gravidanze difficili e grandi aspettative, desideri e interrogativi, timori e curiosità; e poi abitudini, passioni, interessi, spazi, relazioni, umori. Con la nascita di ogni figlio tutto è, ogni volta, stato nuovo e ha dovuto trovare un nuovo equilibrio in famiglia: a partire dal ritmo del giorno e della notte.

 

Così, nel momento in cui abbiamo chiesto il battesimo per i nostri tre figli, Tommaso, Letizia Maria e Daniele, ci siamo sentiti interrogati, direttamente e sempre più a fondo, dalla speranza e dalla gioia profonde che il sacramento non ha mai mancato di offrirci. Percepivamo chiaramente che, con il battesimo, ci veniva chiesto un atto di fede. Ci veniva chiesto di aderire a un indirizzo chiaro di vita per i nostri figli: una strada nuova, nella quale il rito del battesimo era solo (!) la fonte.

 

Il sacramento del battesimo era, per noi, un mistero innestato sopra un altro mistero, quello della vita: che vuol dire, veramente, vivere il battesimo? Che cosa vuol dire, nello specifico, oggi, nella nostra vita personale, nella società in cui viviamo? Perché lo chiediamo? Che c’entra con la nostra vita non solo di genitori, ma anche di cristiani? E notavamo, al contempo, che queste stesse questioni erano, per altri genitori, un punto interrogativo mai risolto o addirittura mai posto, oppure ancora semplicemente un’abitudine non sufficientemente apprezzata. Se pochissimi hanno il privilegio di essere protagonisti del proprio battesimo, perché per lo più lo scelgono i genitori e nessuno – quasi certamente – lo ricorda, allora che senso ha il battesimo? A che serve?

 

Il tempo in cui ci ponevamo queste domande è stato un tempo di Grazia: il primo momento in cui abbiamo avuto l’occasione di sederci e di guardarci negli occhi, per tentare qualche risposta. Così, ci siamo trovati a coltivare il desiderio di comprendere sempre più in profondo e, poi, di rinnovare in noi quello che, molti anni prima, i nostri genitori avevano scelto per noi.

 

Da qui, il battesimo dei nostri figli è stata per noi una festa bellissima e rigenerante, che oltre a coinvolgere i nostri neo-nati, ha aiutato noi a rinnovare il nostro battesimo, a comprenderlo meglio e a viverlo di più. E, così, a rinfrescare e ringiovanire la nostra vita, alla sorgente – veramente inesauribile – dell’eternità. Abbiamo scoperto che i segni del sacramento sono accessibili a tutti, piccoli e grandi, credenti e non credenti, in pienezza e con ricchezza di argomenti, perché – forse più di ogni altro sacramento – il rito è molto chiaro e, allo stesso tempo, denso di tracce del divino che ci riportano direttamente a incontrare il soffio dello Spirito e la mano creatrice di Dio.

 

La nostra esperienza si è incontrata con la Parola di Dio, grazie alla tradizione della Chiesa. Da questo, è nata la nostra modesta ambizione è quella di rendere una testimonianza di queste occasioni.

 

Dalla nostra esperienza sono nati dei piccoli corsi in parrocchia per genitori che chiedono il battesimo e, poi, dopo alcuni incontri e molti riscontri, l’idea di provare a scrivere e descrivere il nostro cammino. Non siamo né consacrati, né teologi e nemmeno degli esperti formatori di coppie, ma una coppia di cristiani comuni che ha cercato quanto più possibile di non fermarsi alle consuetudini, di andare oltre le tradizioni e di uscire da ogni omologazione, sforzandosi di dare spazio e tempo, oltre gli impegni della vita quotidiana, alla silenziosa – ma sempre presente – voce di Dio. Siamo due genitori cristiani che, nel battesimo dei figli, hanno trovato quelle parole che – più di ogni altra parola – rendono gratitudine alla vita. Non vogliamo, né potremmo mai rappresentare un’esperienza esemplare, ammirevole: e, pur consapevoli di aver vissuto una storia unica, parliamo di esperienze che potrebbero essere quelle di chiunque.

 

Vorremmo testimoniare che il sacramento, infatti, non è un episodio della vita, un giorno qualunque, ma un momento privilegiato in cui Dio ci parla e ci invita a stringere un’alleanza personale con Lui. Un’occasione di cui – per la nostra esperienza – è bene approfittare.

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