I benefici dello sport per le persone con disturbi mentali spiegati dalla direttrice di comunicazione della Fondazione ManantialLo dicevano già i latini, “Mens sana in corpore sano”: la salute del corpo è collegata a quella della mente. Lo constata e sviluppa con un linguaggio più attuale Helena de Carlos, portavoce della Fondazione Manantial per l'assistenza a persone con disturbi mentali, in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero della rivista “Ciudad Nueva”.
“Lo sport, come la vita, implica difficoltà, sforzo e sfide”, ha spiegato. “Fissarti degli obiettivi, superarli e avere la soddisfazione di esserci riuscito ha un impatto molto importante sull'autostima. È un apprendimento che si generalizza e porta a pensare che ci si possono porre anche altri obiettivi vitali da poter raggiungere con disciplina, sforzo e costanza”.
“Dall'altro lato, lo sport genera una sensazione di benessere, quello che chiamano wellness, che fa riferimento non solo all'assenza di malattia, ma al fatto di sentirsi bene con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda”.
Per la de Carlos, lo sport è uno strumento decisamente efficace: “Ti permette di acquisire abitudini salutari, necessarie per tutti, ma in particolare per le persone affette da un disturbo mentale e sottoposte a trattamenti farmacologici che le fanno aumentare di peso”, ha sottolineato.
“Aiuta anche le persone con tendenza all'isolamento, che è un sintomo abituale nelle persone con psicosi. Praticare un'attività sportiva le aiuta a strutturare la giornata, fare qualcosa che le motiva, entrare in contatto con persone che hanno gli stessi interessi e condividerli, parlare di altri temi che non hanno nulla a che vedere con la malattia, o utilizzare risorse comunitarie come le polisportive di quartiere. Questo contesto permette loro di sentirsi parte della società senza etichette, vincendo il timore del rifiuto”.
Secondo la Fondazione Manantial, che assiste a Madrid persone con disturbi mentali gravi, la schizofrenia e altre psicosi sono i disturbi che generano più difficoltà nel “funzionamento” psicologico e sociale delle persone.
Creata nel 1995 da diverse associazioni familiari, l'entità ha una squadra di calcio formata da utenti, professionisti, volontari, amici e familiari, e offre varie attività sportive e di svago. Ha anche organizzato per la seconda volta la Corsa per la Salute Mentale, alla quale ad aprile hanno partecipato circa 1.500 persone.
La Fondazione promuove e gestisce centri residenziali, di riabilitazione psico-sociale e di riabilitazione lavorativa. Offre inoltre tutela legale alle persone interdette a livello giudiziario quando non ci sono familiari che possano esercitarla, propone programmi nell'ambito penitenziario, collaborando al processo di reinserimento sociale, e assistenza personalizzata al compimento di misure alternative e genera impiego per le persone con disturbi mentali e difficoltà di accesso al mercato lavorativo ordinario.