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Papa Francesco twitstar?

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Lucandrea Massaro - Aleteia Team - pubblicato il 28/10/13
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10 milioni di follower su Twitter e una straordinaria capacità di “esserci” nella Rete: è Papa Francesco

Lo inaugurò il suo predecessore quasi un anno fa (era il 17 dicembre), ma il boom di follower e di retweet lo sta raggiungendo in queste settimane. Parliamo dell’account twitter del Papa, @Pontifex. Account che non è “personale”, ma proprio del Vescovo di Roma, tanto è vero che durante la Sede Vacante è stato silente, e i precedenti tweet cancellati. E’ uno strumento al quale Papa Francesco ha dato la propria impronta pastorale. E ha raggiunto la ragguardevole cifra di
10 milioni di follower calcolando tutte le versioni linguistiche (9 lingue tra cui anche il latino). 
 
A farla da “padroni” sono gli utenti di lingua spagnola. Da soli infatti rappresentano il 40% del totale. Al secondo posto l’inglese (oltre 3 milioni), e poi l’italiano (oltre 1.242.000), segno del profondo legame che noi abbiamo con la figura del Pontefice. Fanalino di coda – per ora –  è l’account in arabo, con quasi centomila follower. Il Latino a sorpresa batte anche tedeschi e polacchi e segna ben 180 mila follower.
 
Il commento di padre Spadaro, il gesuita (confratello dunque di Papa Francesco) che ha coniato l’espressione Cyberteologia, da poco è un corso anche in Gregoriana, dice: «Il Papa ha una grande capacità di comunicazione che potrei definire fisica, e che si riflette anche nell’ambiente digitale che è come lo specchio di ciò che avviene nella realtà. Riesce a far sì che le persone che incontra siano partecipi di ciò che egli comunica, senza permettere che diventino dei recettori passivi. Così avviene anche in rete» (
Repubblica, 28 ottobre)
 
Beppe Severgnini in un editoriale si concentra sullo stile “Papa Francesco comunica. Non perché usa Twitter, ma per come lo usa, e per quello che dice. Consapevole di non avere a disposizione un pulpito, un sagrato o un’aula, ma solo 140 caratteri, sceglie la brevità, consapevole che lo sforzo della sintesi è un regalo che facciamo a chi legge e chi ascolta: ce ne sarà riconoscente.” E fa un piccolo esempio di efficace stimolo dei propri “
cyberparrocchiani” tramite il micro-blog di twitter. “«La cultura dello scarto produce molti frutti amari, dallo spreco di alimenti all’isolamento di tanti anziani» (25 ottobre). «Abbi pietà Signore! Tante volte siamo accecati dalla nostra vita comoda e non vediamo quelli che muoiono vicino a noi. #Lampedusa» (12 ottobre). «Cercare la propria felicità nell’avere cose materiali è un modo sicuro per non essere felici» (15 settembre). «A volte si può vivere senza conoscere i vicini di casa: questo non è vivere da cristiani» (14 settembre). «Non esiste un Cristianesimo “low cost”. Seguire Gesù vuol dire andare contro corrente, rinunciando al male e all’egoismo» (5 settembre). Si può fare la differenza con un tweet? Certo: «Mai più la guerra! Mai più la guerra!» (2 settembre, 4.340 retweet) ha contato quanto un discorso alle Nazioni Unite, durante la crisi siriana.” (
Corriere della Sera, 28 ottobre)
 
Se Papa Ratzinger si concentrava su uno stile omiletico che invitava alla riflessione, Papa Bergoglio vuole spronare i cristiani alla relazione, al coinvolgere e farsi coinvolgere dalle persone, l’unico modo per trasmettere Gesù.
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