I diari dell’uomo di fiducia di Pio XII e arcivescovo di Monaco tra il 1933 e il 1945 saranno accessibili online
La Chiesa cattolica tedesca ha annunciato la pubblicazione dei diari del cardinale Michael Faulhaber. I documenti, che saranno accessibili online, permetteranno di chiarire il contestato ruolo della Chiesa durante il nazismo. “Niente di quello che gli archivi possono portare alla luce – ha dichiarato l’Arcivescovo di Monaco, Reinhard Max – può danneggiare la Chiesa più del sospetto che questa voglia nascondere o coprire qualcosa”.
Faulhaber – uomo di fiducia del pontefice Pio XII e arcivescovo di Monaco tra il 1933 e il 1945, predicò diverse volte contro il Führer nella cattedrale della città. Nel 1937 inoltre redasse in segreto, per Pio XII, la prima bozza dell’enciclica Mit brennender Sorge (Con ardente preoccupazione), che condannava il nazismo e esprimeva preoccupazione per la situazione della Chiesa cattolica in Germania durante il regime. La sua figura è tuttavia molto controversa: nazionalista convinto, è parso spesso vicino ad alcune posizioni di Hitler. Dopo l’attacco ai danni del dittatore nel 1939, Faulhaber inviò anche un telegramma per celebrare il fatto che il Führer fosse sopravvissuto "per opera della divina provvidenza."
La pubblicazione dei diari di Faulhaber fa parte di un progetto di ricerca che in 12 anni analizzerà tutti i manoscritti del cardinale, contenenti i riferimenti a circa 52mila visite e colloqui ufficiali tenutisi dal 1911 al 1952. “Faulhaber scriveva soprattutto nell’allora molto diffusa grafia Gabelsberger, che oggi quasi nessuno riesce a decifrare – ha dichiarato Andreas Wirsching, dell’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco – per questo il nostro progetto include corsi di formazione di esperti in questo carattere”.
I documenti oggi allo studio delle Università di Monaco e Berlino sono stati conservati fino al 2010 sotto il letto dell’ultimo segretario di Faulhaber, Johannes Maxenberger, che non ha voluto renderli pubblici fino al momento della sua morte.
Gli storici responsabili del progetto, Andreas Wirsching e Hubert Wolf, hanno definito la scoperta di questi documenti come “una fonte eccezionale che può riportare una visione panoramica dell’epoca nazista”, e fare luce sul controverso ruolo della Chiesa durante il regime di Hitler.