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Che cosa accadrà all’enciclica incompiuta del papa? (V)

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Jesús Colina - pubblicato il 26/02/13
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Quattro nuove domande sulla rinuncia del ponteficeContinuiamo la nostra serie di domande sulla rinuncia di Benedetto XVI. Questa volta, i lettori ci hanno chiesto dell'enciclica che il papa stava preparando in occasione dell'Anno della Fede. Che cosa accadrà poi alla sua persona? Sarà confinato in Vaticano o potrà riprendere ad esempio le attività accademiche?

Continuerà a godere dell'immunità diplomatica, come il papa e i cardinali?

L'immunità del papa dipende dal suo ruolo di capo della Chiesa cattolica, in base all'articolo 8 del Trattato del Laterano (11 febbraio 1929), che stabilisce i rapporti tra Italia e Santa Sede. In questo accordo viene stabilito che la persona del sommo pontefice gode di un'immunità assoluta e inviolabile.

Rinunciando al ministero di vescovo di Roma, il papa smette di essere capo della Chiesa cattolica e viene quindi privato di questa immunità. Poiché però vivrà in territorio vaticano, continuerà a godere dell'immunità extraterritoriale propria dei cittadini di questo piccolissimo Stato.

Finora la Santa Sede non ha fornito altri dettagli sulla questione. Aleteia informerà sui possibili chiarimenti al riguardo da parte di persone autorizzate.

Che cosa accadrà all'enciclica incompiuta del papa?

 
Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha confermato che il papa non avrà il tempo di concludere la sua enciclica sulla fede, alla quale lavorava da mesi, prima della sua rinuncia del 28 febbraio. Sarebbe stata la sua terza enciclica sulle virtù teologali, dopo quella sulla carità (“Deus Caritas Est”), e quella sulla speranza (“Spe salvi”).
 
Se Benedetto XVI deciderà di concludere il testo che aveva iniziato, il documento diventerà sicuramente un testo personale di Joseph Ratzinger, vescovo emerito di Roma. Non avrà carattere pontificio né di enciclica.


Il papa pubblicherà questo testo? Da un punto di vista giuridico, dopo la sua rinuncia Joseph Ratzinger sarà libero di parlare e di scrivere. Egli ha mostrato di volersi ritirare in preghiera, e dovrà agire con grande prudenza per non creare interferenze con il suo successore. In questo momento non è possibile fornire una risposta più dettagliata o definitiva a questo aspetto della domanda.
 
Benedetto XVI potrà partecipare ad atti pubblici o semipubblici, come fanno i vescovi che si sono ritirati?


Non c'è una risposta precisa dei rappresentanti della Santa Sede a questa domanda. Padre Federico Lombardi ha spiegato che il papa non resterà confinato alla vita di clausura. È un uomo e un vescovo libero. Non ha alcun impedimento giuridico a partecipare ad atti pubblici. È quindi normale che partecipi con la sua presenza discreta agli atti liturgici che presiederà il suo successore o ad altre circostanze legate alla sua vita personale. Non si tratta, dunque, di una questione giuridica, quanto piuttosto della prudenza e della sensibilità di Joseph Ratzinger.


Alla sua morte, potrà essere sepolto nella cripta di San Pietro?


Benedetto XVI è stato vescovo di Roma, successore dell'apostolo Pietro, un ruolo storico nella vita della Chiesa che nessuno potrà negare. È dunque logico che alla sua morte riposi nella stessa cripta nella quale vengono in genere sepolti i papi, accanto alla tomba del pescatore di Galilea.


Non si può sapere in modo definitivo se in questo caso i suoi funerali saranno quelli propri di un romano pontefice. Padre Federico Lombardi ha spiegato che si sta analizzando la risposta a questa domanda.
 

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