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Rinuncia di Benedetto XVI: dove starà durante il Conclave? (II)

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Jesús Colina - pubblicato il 19/02/13
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Domande sul Conclave, Joseph Ratzinger e il suo successoreLa rinuncia di Benedetto XVI ha aperto una fase inaspettata nella vita della Chiesa. Che cosa succederà al papa attuale? Continuerà a vestirsi di bianco? Tornerà cardinale? Chi governerà la Chiesa quando non ci sarà il papa? Quando verrà eletto il nuovo pontefice?

La situazione attuale suscita molte domande. Alcune hanno risposta, altre non ancora. Ti invitiamo a partecipare: invia anche tu le tue domande ad Aleteia!

Puoi leggere le prime quattro domande e risposte qui
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Che cosa farà Benedetto XVI durante il Conclave e la sede vacante?

Benedetto XVI non parteciperà al conclave di elezione del suo successore. Non prenderà parte neanche alle congregazioni generali dei cardinali che preparano il Conclave. Durante tutto il periodo della sede vacante, del resto, non vivrà nemmeno a Roma. Dopo la sua rinuncia, il 28 febbraio, resterà nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, a circa 30 chilometri da Roma. In questo modo, l'attuale pontefice vuole evitare ogni influenza sull'elezione del suo successore.

Che cosa accadrà all'anello del pescatore di Benedetto XVI?


L'anello del pescatore di ogni papa è simbolo della successione tra il romano pontefice e San Pietro, che Cristo ha reso “pescatore di uomini”. È l'anello con cui in passato i pontefici bollavano i documenti papali. Ogni papa ha avuto un anello diverso. In base alla tradizione, dopo la morte del papa l'anello viene consegnato immediatamente al cardinale camerlengo e spezzato.

 Pur riconoscendo che la questione è allo studio in Vaticano, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha affermato che è plausibile che l'anello venga spezzato il 28 febbraio, giorno in cui entrerà in vigore la rinuncia del papa e in cui la sede di Pietro resterà vacante, come accade con la morte del vescovo di Roma.

Di che colore vestirà Benedetto XVI dopo la sua rinuncia?

Il papa, a differenza degli altri vescovi e cardinali, veste di bianco. Il colore della sua veste risale al pontificato di San Pio V, eletto nel 1566. Fino ad allora il vescovo di Roma vestiva di rosso come qualsiasi vescovo. Quel papa, invece, essendo domenicano, ordine religioso di abito bianco, volle mantenere quel colore anche nella sua veste. Da allora i papi hanno utilizzato la veste bianca, che ha finito per diventare un elemento caratteristico del pontificato. Che cosa accadrà alla veste di Benedetto XVI dopo la sua rinuncia?

Padre Federico Lombardi ha riconosciuto che per il momento non è stato possibile rispondere a questa domanda, che è all'analisi del Vaticano insieme ad altri aspetti di protocollo inediti che derivano dal carattere straordinario della rinuncia del Santo Padre.


La rinuncia del Papa favorirà un rinnovamento nella Chiesa?



La dichiarazione di rinuncia pronunciata dal papa permette di rispondere affermativamente a questa domanda.

Benedetto XVI non ha rinunciato per gravi motivi di salute. Nella dichiarazione della sua rinuncia, che ha letto di fronte ai cardinali presenti a Roma, fa riferimento alla mancanza di forza fisica, spiegando anche che quest'ultima, che ora sente venir meno, è necessaria per governare la Chiesa di fronte alle grandi sfide che deve affrontare “per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo” “nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede”.

Per Luis Badilla, giornalista della “Radio Vaticana”, “non è corretto pensare che Benedetto XVI sia giunto alla conclusione, dopo molta preghiera e molte meditazioni, che le sue forze sono insufficienti a guidare la Chiesa. Credo piuttosto che il papa si sia interrogato innanzitutto sulle priorità e sulle urgenze della Chiesa di oggi, concludendo che servono sforzi vigorosi e rinnovati, e per questo ha deciso che il suo dovere era creare le condizioni affinché questo accadesse”.

Lo stesso afferma padre Antonio Spadaro S.I., direttore della rivista “Civiltà Cattolica”, che, commentando la dichiarazione della rinuncia del papa, afferma che questi “intende spronare la Chiesa. Immagina una chiesa 'vigorosa', dunque coraggiosa nell’affrontare le sfide dei rapidi mutamenti e le sfide delle questioni di grande rilevanza per la vita della fede” (cfr. http://www.cyberteologia.it).

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