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Ernst von Freyberg, nuovo presidente dello Ior

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Aleteia - pubblicato il 16/02/13
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Continua il percorso verso la completa trasparenza finanziariaAccantonate solo per un momento le questioni legate alla rinuncia del ministero petrino di Benedetto XVI in attesa delle soluzioni in corso di studio da parte degli esperti della Santa Sede, l’attenzione della sala stampa vaticana si è concentrata venerdì sulla nomina del nuovo presidente dello Ior, l’istituto di credito vaticano. Un segno che l’attività quotidiana della Santa Sede e della Chiesa continua anche nella delicata fase della transizione del pontefice.
 
«Ernst Freiherr von Freyberg, tedesco di origini nobiliari, è il nuovo presidente dello Ior, dopo monsignor Paul Marcinkus (dal 1971 al 1989), Angelo Caloia (1989-2009) ed Ettore Gotti Tedeschi (2009-2012). (…) "Risiede a Frankfurt e si prevede che sia a Roma tre giorni alla settimana", ha reso noto Lombardi. Von Freyberg parla inglese, tedesco, francese e anche italiano. Nato in Germania nel 1958, sposato, laureato in Giurisprudenza nelle università di Monaco e Bonn, ha lavorato a TCR Europe Limited (Bemberg Group), Three City Research Inc. (Bemberg Group), Associate dal 1988 al l991, ha fondato ed ha diretto Daiwa Corporate Advisory GmbH dal 1991 al 2012, e dal 2012 è presidente di Blohm+Voss Group, società di Amburgo attiva nella cantieristica navale. E' membro attivo del Sovrano Ordine militare di Malta. E' co-presidente dell'associazione che organizza i pellegrinaggi a Lourdes per la diocesi di Berlino. E' fondatore della fondazione 'Freyberg Stiftung' che sostiene istituzioni educative cattoliche. E' membro di diversi board di società private (Flossbach von Storch AG di Colonia, Manpower GmbH): "Il signor von Freyberg porta con sè – recita il curriculum diffuso dalla sala stampa vaticana – una vasta esperienza in materie finanziarie e i processi di regolamentazione finanziaria"» (TMNews, 15 febbraio).
 
Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha sottolineato come questa nomina si inserisca nel processo di adeguamento agli standard internazionali di trasparenza finanziaria già da tempo avviato in Vaticano. «Il Vaticano deve rafforzare la propria vigilanza nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale per arrivare ad avere la 'patente' di Moneyval, l'organismo del Consiglio di Europa, che ha rimandato la promozione piena della Santa Sede dopo l'esame dello scorso anno. Da parte del Vaticano "c'è una volontà chiarissima di procedere, una volontà generale di rispettare la legalità internazionale" spiega Lombardi dopo aver annunciato la nomina di Ernst von Freyberg a nuovo presidente dello Ior. Il procedimento per rispettare i parametri di Moneyval, ricorda, coinvolge non solo lo Ior ma anche l'Autorita' di informazione finanziaria della Santa Sede, l'Aif (…). Sulla trasparenza finanziaria "si deve rispondere anche all'opinione pubblica non solo a Moneyval – ha aggiunto Lombardi – e di questo il nuovo presidente Ior e' consapevole e fara' la sua parte in base alle sue specifiche competenze" (Radiocor-Il Sole 24 Ore, 15 febbraio).
 
L’attenzione dei giornalisti si è appuntata su due aspetti della nomina di von Freyberg: la sua presenza in Vaticano solo per tre giorni alla settimana e l’attività della società Blohm+Voss Group di cui è presidente e che avrebbe delle commesse relative a navi da guerra. Nel pomeriggio è arrivata una precisazione della sala stampa vaticana: «Ernst Freyberg "lavorerà esclusivamente per lo Ior. Resterà chairman di Blohm-Voss e conserverà i compiti di volontariato per l'Ordine di Malta". Lo ha dichiarato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi circa alcune domande postegli durante in breafing circa il nuovo presidente dello Ior, la banca vaticana. Padre Lombardi ha anche detto che "l'attività fondamentale del Gruppo Blohm-Voss è la trasformazione e la riparazione di navi da crociera e attività per l'industria che opera in alto mare, come pure la costruzione di yacht. Attualmente fa anche parte di un Consorzio che costruisce quattro fregate per la marina tedesca"» (Ansa, 15 febbraio).

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